• Commissione Ue, 5,4 miliardi di euro per gli armatori italiani fino al 2033

    Commissione europea ha approvato, in conformità delle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato, la reintroduzione del regime del “Registro internazionale” dell’Italia, con finanziamenti per rafforzare la competitività del settore marittimo, valido fino a dicembre 2033 con una dotazione complessiva di 5,4 miliardi di euro. Prevede “riduzioni fiscali, esenzioni dai contributi previdenziali per i marittimi, agevolazioni sulle imposte assicurative e sul registro dei contratti di lavoro” come si legge nella nota della Rappresentanza in Italia della Commissione Ue.

    Il regime è stato reintrodotto per incoraggiare le compagnie di navigazione a immatricolare le loro navi in Europa, garantendo il rispetto di standard sociali, ambientali e di sicurezza più elevati. La Commissione ha approvato il regime originario nel 1998 e di nuovo nel 2004; l’11 giugno 2020 una proroga del regime fino alla fine del 2023.

    Nell’ambito del regime, le compagnie di navigazione idonee che iscrivono le loro navi nel registro internazionale beneficiano di una riduzione dell’imposta sulle società e di altre agevolazioni, quali l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali per i marittimi, una riduzione dell’imposta sui contratti di assicurazione delle navi o una riduzione dell’imposta sulla registrazione dei contratti di arruolamento dei marittimi.

    La Commissione ha valutato il regime reintrodotto alla luce delle norme dell’UE sugli aiuti di Stato, in particolare gli orientamenti in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi e ha concluso che il regime è necessario e adeguato a conseguire gli obiettivi perseguiti, vale a dire rafforzare la competitività degli armatori e degli operatori navali, sostenere lo sviluppo del settore marittimo e incoraggiare l’iscrizione delle navi nei registri navali dell’UE/del SEE. La Commissione ha inoltre constatato che il regime è proporzionato in quanto è limitato al minimo necessario e ha un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri. Su queste basi la Commissione ha approvato la reintroduzione del regime italiano in conformità delle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.

    La versione non riservata della decisione sarà consultabile al numero SA.111368 nel registro degli aiuti di Stato sul sito web della DG Concorrenza della Commissione una volta risolte eventuali questioni di riservatezza, https://competition-cases.ec.europa.eu/search?caseInstrument=SA&sortField=caseLastDecisionDate&sortOrder=DESC

  • Livorno punta sul mare: convegno sulla Blue Economy per creare una rete concreta di sviluppo

    L’obiettivo è ambizioso: trasformare Livorno in un hub moderno e competitivo, agganciato alle grandi rotte globali del commercio.

    Livorno è la terza provincia italiana per imprese legate al mare, e l’intera area costiera tra Livorno e Grosseto produce il 40% del valore aggiunto del settore in Toscana, generando oltre il 4% del PIL regionale. E punta sempre di più sull’Economia del Mare, la cosiddetta Blue Economy, che giovedì 8 maggio sartà al centro dell’evento promosso dalla Segreteria Comunale di Forza Italia Livorno, in programma giovedì 8 maggio, dalle 9:30 alle 13:00, presso il Cisternino di Città

    Un comparto che vale oltre 60 miliardi di euro, con più di un milione di occupati e un impatto strategico sull’economia italiana e toscana.

    Non è una conferenza come le altre: si parlerà di sviluppo portuale, logistica integrata, interporti, filiere produttive e transizione digitale dei porti, con un focus sulle infrastrutture strategiche del territorio, come la Darsena Europa, l’informatizzazione doganale, il nodo ferroviario Livorno-Pisa-Roma e l’eterno cantiere dell’Autostrada.

    “Non ci accontentiamo di spot o bandierine ideologiche – spiegano da Forza Italia –. Vogliamo creare una rete concreta tra istituzioni, imprese, enti portuali e professionisti per fare della Blue Economy un volano stabile di crescita e occupazione”.

    L’iniziativa vedrà la partecipazione dell’On. Chiara Tenerini, Parlamentare e Segretario Provinciale di Forza Italia, del Sottosegretario Tullio Ferrante, del Capogruppo Regionale Marco Stella, della Segretaria Comunale FI Livorno Elisa Amato, della Responsabile Dipartimenti FI Toscana Lorenza Bondi, di rappresentanti dell’Autorità Portuale e di figure tecniche e imprenditoriali di primo piano del sistema logistico e marittimo nazionale: Davide Bellosi (Dogane), Matteo Paroli (AdSP), Monica Bellandi (Interporto), Yari De Filicaia (Uniport), Piero Neri (Confindustria), Gloria Dari (Confetra), Alessandro Ferrari (Assiterminal), Marcello Di Caterina (Alis), Luca Brandimarte (Assarmatori), Enrico Bonistalli (Asamar).

    A moderare i lavori sarà il Giornalista Mauro Zucchelli.

    ​​​​Fonte: Ufficio Stampa Gruppo Forza Italia -Berlusconi Presidente

  • Presentato a Roma “l’intergruppo parlamentare per liberare le potenzialità del settore”

    Nasce a Roma l’IIntergruppo parlamentare per l’Economia del Mare, su iniziativa della Senatrice di Fratelli d’Italia, Simona Petrucci e supportata da 41 parlamentari per dare risonanza nazionale alla risorsa del mare, sottovalutata per troppo tempo ma che gioca un ruolo determinante per l’economia nazionale e il suo sviluppo.

     “L’Intergruppo parlamentare per l’Economia del Mare nasce con l’obiettivo di dare un supporto concreto in termini di progetti, iniziative, dati e studi sul settore, così da produrre proposte operative che possano anche tradursi in iniziative legislative mirate ed efficaci” ha dichiarato la senatrice Simona Petrucci, presidente dell’intergruppo, nel corso della conferenza stampa di presentazione tenutasi in Senato.

    “Parliamo di un settore che si sviluppa lungo 8mila km di costa, che genera un valore totale che raggiunge i 178 miliardi di euro, pari a circa il 10% del Pil nazionale, con 227mila imprese e oltre un milione di occupati. Abbiamo già cominciato a stilare una prima lista di temi chiave su cui vogliamo concentrare il nostro lavoro e per questo ringrazio i 41 parlamentari di tutti i colori politici e di ogni parte d’Italia che hanno aderito all’intergruppo: una trasversalità che sarà il nostro punto di forza. Avremo con noi un comitato tecnico di supporto che ci consentirà di approfondire ogni tematica con rigore e professionalità. Dalla pesca sostenibile alla portualità, dal lavoro alla formazione, dall’innovazione alla semplificazione della burocrazia: su questi e altri aspetti siamo pronti a dare il nostro contributo fattivo. Fonte Adnkronos.com

  • Blu Livorno, dal 14 al 17 maggio la 1° edizione della Biennale del Mare e dell’Acqua

    Blu Livorno. Biennale del Mare e dell’Acqua, da mercoledì 14 a sabato 17 maggio 2025, è l’evento promosso dal Comune di Livorno, affiancato da importanti stakeholder pubblici e privati, che mette al centro la vocazione marittima della città e di chi vive il mare in tutte le sue declinazioni. Obiettivo, affrontare temi e prospettive di attualità capaci di influire sulla vita di intere comunità costiere.

    Livorno punta a diventare la “capitale del mare” guardando ad ambiente e sostenibilità, ma anche all’economia e all’innovazione tecnologia, viaggiando lungo due binari paralleli: quello scientifico da una parte e quello mainstream dall’altra, aperto alla divulgazione, all’informazione e alla valorizzazione in chiave turistica della Livorno del mare, dell’acqua e dell’accoglienza. 

    Al centro della Biennale del Mare e dell’Acqua – Blu Livorno c’è l’obiettivo strategico di attivare un dialogo concreto tra le amministrazioni costiere e i loro interlocutori, finalizzato all’individuazione di soluzioni condivise a problemi comuni. Attraverso l’analisi di buone pratiche, l’applicazione di conoscenze scientifiche e la condivisione di esperienze, si auspica lo sviluppo di strategie sostenibili per la gestione delle coste entro una dimensione regolatoria, scientifica, istituzionale ed economica.

    Dalla raccolta di esigenze e criticità espresse dai territori, alla loro analisi da parte del mondo scientifico ed economico, fino a una restituzione finale al grande pubblico: i risultati del percorso verranno raccolti in una repository digitale sul sito ufficiale della Biennale, che ospiterà altresì gli atti dei convegni e delle tavole rotonde.

    Il sottotitolo di questa prima edizione, “La sottile linea blu”, richiama quel fragile confine – fisico e simbolico – dove la terra incontra il mare, e lungo il quale si manifestano le contraddizioni della società contemporanea, in forme da ripensare secondo un rapporto più sostenibile tra l’uomo, il mare e l’acqua.

    “Grazie a questa impostazione concreta – commenta Luca Salvetti, sindaco di Livorno – vogliamo costruire e rafforzare canali di comunicazione istituzionali che, a partire dalla Regione Toscana e da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), si estendano al confronto con le altre Regioni italiane e mediterranee, fino a coinvolgere direttamente il Governo italiano e le istituzioni europee”.

    La Biennale del Mare e dell’Acqua si presenta, dunque, fin da subito, come un evento di respiro nazionale e internazionale, attraverso il coinvolgimento del Parlamento, della Commissione europea e della Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime dell’Unione Europea. A livello nazionale, sono previsti il contributo e la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Ministero per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, nonché di numerosi enti di ricerca e istituti scientifici che hanno già aderito con entusiasmo al progetto.

    Al centro di Blu Livorno ci saranno i temi dell’ambiente e della sostenibilità, ma troveranno spazio anche l’economia del mare, l’innovazione tecnologica, la formazione e la divulgazione scientifica. Il taglio degli incontri varierà a seconda dei contesti scientifici, tecnici, formativi o informativi, con l’obiettivo di analizzare prospettive di sviluppo e soluzioni già operative per contrastare fenomeni di degrado che minacciano intere comunità costiere: individuare e implementare soluzioni comuni a problemi comuni.

    La Biennale affronterà anche il tema della sostenibilità sociale, con particolare attenzione all’accessibilità delle spiagge, così come all’inclusione e all’accoglienza: elementi centrali, questi ultimi due, della storia e dell’identità di Livorno. Un’identità riassunta dal motto cittadino “Diversis Gentibus Una” e raccontata dallo stesso sindaco Salvetti nella recente pubblicazione “Qui nessuno è straniero. Storie di migranti e accoglienza”.

    Infine, un tema che non può essere ignorato è quello della sicurezza: il mare, luogo di vita e di incontro, è anche custode della memoria di chi ha perso la vita nelle sue acque, ferite aperte da ricordare non solo per ottenere verità e giustizia, ma per evitare che tragedie simili possano ripetersi.

    “Il nostro obiettivo è che, grazie alla Biennale del Mare e dell’Acqua, Livorno diventi un punto di riferimento per la scienza marina, ma anche un centro culturale del Mediterraneo: un ponte tra le comunità che si affacciano sul mare, unite dall’obiettivo comune di preservare la salute del nostro ecosistema e di garantire una vita sostenibile lungo le coste”, conclude Salvetti.

    Di particolare interesse il Convegno ” L’evoluzione delle shipping companies negli ultimi vent’anni: tra fenomeni di mercato e profili di sostenibilità ambientale”, in programma il 14 maggio, promosso dal Propeller Club Port of Leghorn moderato dall’Avv.to Marittimista Luca Brandimarte e dal giornalista Pietro Roth.
    Programma su HP2.docx

    Elenco eventi su www.biennalelivorno.it

  • IMO, dal 1° maggio in vigore nel Mediterraneo i nuovi limiti di inquinamento atmosferico per le navi

    Dal 1° maggio 2025 il Mar Mediterraneo è diventato ufficialmente un’area di controllo delle emissioni di ossidi di zolfo e particolato (Med SOx ECA) ai sensi dell’allegato VI MARPOL: il contenuto di zolfo nell’olio combustibile per le navi che operano nell’area è ora limitato allo 0,1%, riducendo significativamente l’inquinamento atmosferico e apportando importanti benefici sia alla salute umana che all’ambiente marino.

    Questa nuova ECA deve rispettare limiti di contenuto di zolfo più severi rispetto a quelli stabiliti dallo standard globale (0,10% massa su massa (m/m), rispetto allo 0,50% m/m consentito al di fuori delle ECA per i SOx) e le navi che operano in queste aree di controllo delle emissioni di ossidi di zolfo e particolato, come il Mar Mediterraneo, sono soggette a rigorose misure obbligatorie per prevenire, ridurre e controllare l’inquinamento atmosferico.

    La riduzione delle emissioni di SOx derivanti dal trasporto marittimo migliora la salute umana diminuendo i tassi di cancro ai polmoni, malattie cardiovascolari, ictus e asma infantile. Anche l’ambiente ne trae notevoli benefici, poiché la riduzione dell’acidificazione aiuta a proteggere i raccolti, le foreste e le specie acquatiche. Infine, si prevede che questa misura ridurrà la foschia causata dalle navi, aumentando la visibilità e diminuendo il rischio di incidenti marittimi.

    ROTTE MARITTIME NEL MEDITERRANEO – Il Mar Mediterraneo ospita alcune delle rotte marittime più trafficate del mondo, che supportano il 20% del commercio marittimo. Si stima che oltre il 17% delle crociere mondiali e il 24% della flotta mondiale navighino nel Mar Mediterraneo.

    Med SOx ECA – E’ la quinta area designata per il controllo delle emissioni ai sensi dell’allegato VI MARPOL, insieme all’area del Mar Baltico; la zona del Mare del Nord; l’area nordamericana (che copre le aree costiere designate al largo degli Stati Uniti e del Canada); e l’ECA del Mar dei Caraibi degli Stati Uniti (intorno a Porto Rico e alle Isole Vergini americane). Nel 2024, l’IMO ha designato altre due ECA: l’Artico canadese e il Mar di Norvegia. Nell’aprile 2025, l’MEPC 83 ha approvato una proposta per designare l’Atlantico nord-orientale come area di controllo delle emissioni.

    Il 1° gennaio 2020, nuovi limiti sul contenuto di zolfo nell’olio combustibile hanno portato a una riduzione del 70% delle emissioni totali di ossido di zolfo derivanti dal trasporto marittimo, fissando un contenuto massimo di zolfo dello 0,5% al ​​di fuori delle aree di controllo delle emissioni.

ASSONAT–CONFCOMMERCIO

LE STRUTTURE PORTUALI NON HANNO L’OBBLIGO DI IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI CHE PERNOTTANO ALL’INTERNO DELLE IMBARCAZIONI ORMEGGIATE  Importante chiarimento…

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